Bartolomea, nella sua brevissima vita, aveva molto chiaro che la carità che ogni giorno operava aveva buon frutto se era accompagnata dalla preghiera, dal dialogo continuo con il Signore.
La sua voce e la sua anima si immettono con felicità nella voce e nell’anima di tutta la Chiesa; ma aveva anche le sue personalissime voci da far giungere a Dio, che restano per noi testimonianza della sua vita interiore più intima.
Sono le preghiere di chi, con umiltà e amore, sa intrattenersi davanti a lui in atteggiamento di creatura che adora, che ringrazia e che, pur cosciente della propria indegnità, chiede di partecipare come umile strumento della carità di Dio alla salvezza dei fratelli.
Tra queste preghiere ne abbiamo una che Bartolomea scrive il primo giorno dell’anno dove rinnova “il più stretto dei suoi legami: la carità”.

Con la stessa umiltà e confidenza preghiamo il Signore… certe che Gesù sarà per noi conforto, aiuto, fortezza e consolazione…
“Quello che farò per amore non mi sarà mai pesante”