“Cercatori di perle” è il titolo che ha caratterizzato anche quest’anno l’esperienza di carità per giovani volontari da vivere nel carcere femminile della Giudecca di Venezia.

Il titolo scelto è significativo e connota in modo chiaro quello che abbiamo vissuto: la perla è frutto di fatica, di sofferenza, di qualcosa di estraneo che se viene accolto porta a scoprire qualcosa di prezioso. In quest’ottica sono state affrontate le giornate per guardare dentro la nostra realtà e poter incontrare anche altre persone che vivono in situazioni di mancanza di libertà, ma sono anch’esse portatrici di perle. L’esperienza è stata condivisa nella sua preparazione e realizzazione con Graziella, una cooperatrice pastorale della diocesi di Treviso che lavora presso il carcere.

E’ stata una testimonianza di comunione e di vita che ha segnato anche i giovani e le donne del carcere.

Le giornate sono state scandite da momenti di formazione, testimonianze e attività in carcere con le donne. Sono stati proposti due laboratori: scrittura creativa e decoupage. Hanno partecipato a queste giornate 12 giovani provenienti dal Triveneto, alcuni dalla Lombardia e due dalla Puglia.

Un secondo gruppo, in collaborazione con le Cooperatrici Pastorali della diocesi di Treviso, ha vissuto quattro giornate all’interno del Carcere Femminile, in particolare dal 24 al 27 agosto. Quindici ragazze provenienti dalla diocesi di Treviso e Vicenza si sono coinvolte per una breve formazione con testimonianze, riflessione, esperienza di carità.