Povertà emergenti
“Soccorrerò più che potrò i poveri. Procurerò di conoscere quelli che sono veramente bisognosi e a questi farò sentire più largamente la mia carità”.
(Bartolomea Capitanio)
Nell’evoluzione della società cerchiamo di scoprire, anche sotto le ambiguità delle apparenze, i veri poveri e i loro bisogni più profondi.
Prediligiamo coloro che la società rifiuta e condanna all’isolamento.
Attraverso uno stile di solidarietà e di vicinanza semplice, siamo presenti:
• nei centri di aiuto alla vita e nei brefotrofi (crèche)
• nei centri di pronto intervento
• nei centri Caritas, di ascolto, di accoglienza (donne in difficoltà, stranieri…)
• nelle mense dei poveri
• nel servizio sociale (in particolare a favore della promozione delle donne)
• nel servizio nelle carceri.
La nostra missione oggi
Ovunque siamo
cerchiamo di mettere a frutto il “talento”
che ci è dato per il bene del prossimo,
nel servizio educativo,
sanitario
e di formazione alla fede,
con attenzione alle domande del nostro tempo
e nei modi più idonei ai contesti in cui ci troviamo.
Consideriamo perciò l’inculturazione
una “strada obbigatoria per poterci fare prossimo”
e vivere l’opera di misericordia
con l’atteggiamento di Gesù
che “spogliò se stesso
assumendo le condizioni di servo”.
In comunione con lui,
“venuto per servire”
e sempre operante nella storia,
ci prendiamo cura dei prossimi
mettendo in atto “le nostre tipiche risorse famminili”
e le virtù proprie della nostra spiritualità,
abituandoci al dialogo e allo scambio
e in collaborazione con le altre forze ecclesiali.