“L’amabile Bambino giace nel Presepio del mio cuore…
Metterò alla porta del presepio il fervore e il raccoglimento, starò alla presenza di Dio più che potrò, lo porterò dappertutto con me e mi ricorderò di Lui solo…”

Davanti a questo grande mistero il cuore di Bartolomea incomincia a palpitare, scopre che Dio si presenta così, nella debolezza e nella fragilità di un bambino, per farsi accogliere tra le sue braccia.
Persa nel profondo mistero che si fa carne proprio là dove l’uomo vive, soffre, attende e spera, mette la sua vita a completa disposizione dell’Unico Bene: Dio-Carità.
Sostiamo in silenzio davanti a questo Bambino, con lo stesso sguardo del cuore di Bartolomea, lasciamoci condurre dentro la bellezza di un Dio che ci vuole così come siamo, capace di rendere preziosa anche la nostra fragilità. Apriamoci a Lui e il nostro cuore si dilaterà al mondo intero.