Collegio Bianconi, Monza

Impossibile non conoscere Il Piccolo Principe, quel bambino dai capelli d’oro, con una sciarpa gialla e un completo verde, che fa tante domande e si interroga sull’universo e su chi lo abita. Nato dalla penna di Antoine De Saint-Exupéry, il Piccolo Principe racconta che, nel viaggiare per lo spazio, ha conosciuto diversi personaggi strani, che gli hanno insegnato molte cose. La cura per la sua rosa l’ha fatto soffrire molto, perché spesso si è mostrata scorbutica. Ora che è lontano, il Piccolo Principe scopre piano piano che le ha voluto bene, e che anche lei gliene voleva. Purtroppo non si capivano.

Il piccolo principe, proveniente dall’asteroide B-612, dopo aver visitato ciascun pianeta se ne va con l’idea che i grandi siano ben strani. Nel suo viaggio incontra:

  • un vecchio re solitario, che ama dare ordine ai suoi sudditi (sebbene sia l’unico abitante del pianeta);
  • un vanitoso che chiede solo di essere applaudito e ammirato, senza ragione;
  • un ubriacone che beve per dimenticare la vergogna di bere;
  • un uomo d’affari che passa i giorni a contare le stelle, credendo che siano sue;
  • un lampionaio che deve accendere e spegnere il lampione del suo pianeta ogni minuto, perché il pianeta gira a quella velocità; per quest’uomo il piccolo principe prova un po’ di ammirazione perché è l’unico che non pensa solo a se stesso;
  • un geografo che sta seduto alla sua scrivania ma non ha idea di come sia fatto il suo pianeta, perché non dispone di esploratori da mandare ad analizzare il terreno e riportare i dati.

Fin qui la sintesi, per sommi capi, di questo testo meraviglioso che andrebbe letto e riletto anche dagli adulti. Provate, per un istante, a chiudere gli occhi e immaginate di trovarvi in un bellissimo teatro, a Monza, e che la storia sia raccontata e cantata da bambini. Ora aprite gli occhi e guardate con attenzione quello che vedete intorno a voi: gli spettatori sono in attesa che qualcosa di magico si realizzi. Si spengono le luci in sala. Si apre il sipario: lo spettacolo è impressionante; gli attori sono tutti gli alunni della Scuola primaria del “Collegio Bianconi” e, con loro, i più grandicelli della scuola dell’Infanzia; serpeggia un’emozione incredibile perché il musical che ora andrà in scena è tratto dal famoso racconto di Antoine De Saint-Exupéry. Gli alunni si sono messi in gioco preparando la propria parte durante l’anno; scenografia e costumi hanno completato un quadro davvero unico. L’assessore all’Istruzione del Comune di Monza ha espresso la sua ammirazione con queste parole: “Risultati eccellenti come questi si raggiungono solo quando dietro c’è una grande regia. E il “Collegio Bianconi” ha sempre dimostrato di essere una scuola di altissimo livello non solo per l’offerta didattica ma anche in occasioni speciali come queste. Monza è una città fortunata ad avere nel proprio territorio realtà come questa. E in uno scenario meraviglioso, nel firmamento delle scuole brianzole, il “Bianconi” è uno degli astri più lucenti”. Sono parole lusinghiere che ci confermano in un lavoro di squadra avvincente e coinvolgente.

Ecco, la bellezza di una serata di maggio è racchiusa negli sguardi luminosi dei bambini e in quelli luccicanti degli insegnanti, dei genitori, dei nonni presenti in sala. Questa sera, uscendo dal teatro, ci è venuto spontaneo alzare lo sguardo al cielo e contemplare le stelle e ringraziare, anche noi, i bambini per averci regalato una serata magica in cui ciascuno è ritornato un po’ bambino e ha potuto comprendere che quanto di più bello possediamo non sono le cose materiali, ma i rapporti di amore e di amicizia che abbiamo con le persone. Questa, in fondo, è la metafora della vita espressa attraverso il racconto del Piccolo Principe.

suor Mariagrazia Disarò