La nostra storia raccontata

Per tenere vivo nelle prime suore l’amore alla storia, don Angelo Bosio le invitava a trovarsi insieme, al termine della giornata, per parlare delle “cose” di famiglia.
Si è pensato molto presto anche a scrivere la storia, perché l’Istituto ha sempre coltivato l’interesse per le sue radici e per la sua tradizione, nella consapevolezza – come affermava madre Angelamaria Campanile – che “la storia è sacra: dentro di essa passa la grazia di Dio per noi e se ne può trarre nuovo vigore per il presente”.
Le pubblicazioni, che si sono curate nel tempo, possono confermare che l’Istituto ha sempre sentito la propria storia abitata da Dio.
Negli ultimi decenni se ne sono riscritte alcune in uno stile attuale e si sono aggiunti nuovi studi e ricerche per l’approfondimento della spiritualità e della missione dell’Istituto.

M. CARRARO – A. MASCOTTI,
L’Istituto delle Sante Bartolomea Capitanio e Vincenza Gerosa,
I vol, Milano, 1987.

La storia dell’Istituto viene ripresentata in due volumi, rivisitando i fatti in forma scientificamente corretta e cogliendo in essi l’azione storica di Dio e la risposta di fede e di carità data dalle sorelle che ci hanno precedute.
Il primo volume abbraccia l’arco di anni dalla fondazione alle soglie della prima guerra mondiale. In esso si intrecciano la vicenda interiore dell’Istituto dal momento germinale dell’intuizione da parte della fondatrice fino al suo strutturarsi in un organismo saldo e maturo e la storia della sua espansione nel territorio e verso altri continenti, parallelamente al moltiplicarsi delle forme di servizio.

M. CARRARO – A. MASCOTTI,
L’Istituto delle Sante Bartolomea Capitanio e Vincenza Gerosa,
II vol, Peschiera Borromeo (MI), 1996.

Il secondo volume si apre con gli inizi del Novecento e lo percorre fino alla vigilia del Concilio Vaticano II. Occupano gran parte di questo tratto di storia i tragici eventi delle due guerre mondiali, che mettono alla prova la capacità di dedizione delle suore negli ospedali militari, nei campi-profughi, nella premura quotidiana per la vita di tanti poveri, orfani, malati.
Nel travaglio l’Istituto cresce numericamente, si espande nel mondo e si consolida nel proprio spirito. E quando appaiono i primi fermenti di rinnovamento che annunciano il Vaticano II, si fa attento e si interroga perpreparare risposte nuove.

G. LUBICH – P. LAZZARIN,
Bartolomea Capitanio, una possibile compagna di viaggio
Roma, 1982

“Una piccolissima storia” viene definita nella presentazione la vita di Bartolomea Capitanio, guidata dalla sola “regola dell’amore”. La narrazione scorrevole e simpatica ci presenta una giovane protesa, come nel suo ritratto, a ricevere luce da trasmettere a tutti e ce la fa sentire viva, quasi sui nostri passi, compagna di cammino.

ENNIO APECITI
Santa Bartolomea Capitanio,”Quella benedetta carità … troppo mi piace”
Edizioni San Paolo, 2011

Questa nuova biografia, scritta da mons. Ennio Apeciti, sacerdote ambrosiano, descrive con competenza storiografica e grande sensibilità spirituale, il breve ma intenso itinerario di vita della giovane Bartolomea che, sorpresa giorno dopo giorno dall’amore infinito del Signore, vive e opera sospinta dall’urgenza di comunicare la gioia e la bellezza della Carità.
L’autore termina la biografia con questo interrogativo: “Bartolomea Capitanio ha creduto all’Amore, perché non crederci noi? Non vale forse la pena tentare, almeno tentare?”
Lasciamoci provocare da questo interrogativo con la certezza che “Basta poco all’Amore. Gli basta vedere che ci proviamo. Perché l’Amore più che d’essere amato ama d’amare”.

G. LUBICH – P. LAZZARIN,
Vincenza Gerosa, la “sciura” della carità,
Roma, 1982

Dentro un racconto talvolta da “fioretto” Vincenza Gerosa è l’operosità umile e silenziosa, una vera “signora della carità” che dona secondo l’evangelico “non sappia la tua sinistra quello che fa la tua destra”, preoccupata solo di compiere bene quello che Dio vuole da lei. E Dio da lei vuole, infine, che si prenda cura dell’Istituto che la Capitanio le consegna morendo, dopo otto mesi dalla fondazione.

CRISTINA SICCARDI
Vincenza Gerosa, va’ e anche tu fa’ lo stesso
Edizioni San Paolo, 2005

Caterina Gerosa (poi S. Vincenza) condivide con Bartolomea Capitanio una straordinaria avventura di carità. Nella Prefazione del libro, il card. Carlo Maria Martini definisce Bartolomea la “profezia creatrice”, che ha portato alla fondazione di un nuovo Istituto, mentre Caterina rappresenta la “pazienza realizzatrice” senza la quale l’Istituto non avrebbe potuto avere continuità di vita, dopo la morte precoce (a soli 26 anni) di Bartolomea.
Due sante che non si possono disgiungere che, nella loro diversità di età e di temperamento, hanno eseguito – in comunione – lo spartito della Carità dell’amabilissimo Redentore.
“Chi sa il Crocifisso sa tutto. Chi non sa il Crocifisso sa nulla”: questa è stata la sapienza di vita di S. Vincenza che – umilmente, come ha vissuto – ci lascia in eredità.

U. VANNI – G. MOIOLI – C. KERSBAMER,
Faccia il Redentore che siamo sue vere seguaci,
Milano, 1983

Il volumetto costituisce un approfondimento dell’intuizione carismatica che regge l’Istituto, voluto dalla fondatrice tutto incentrato nel mistero della carità del Redentore. Nato come esigenza del cammino di rinnovamento, vuole essere un mezzo per illuminare la nostra identità di suore di carità, che ispirano la loro vita all’operare di Gesù a questo mondo.

A. MASCOTTI – U. VANNI – M. ERBETTA – G. GHARIB,
Maria Bambina, Storia e riflessioni teologiche di una devozione,
Brescia, 1986.

Una visita di Giovanni Paolo II al santuario di Maria Bambina a Milano nel 1984 ha sollecitato la pubblicazione di un libro contenente la storia di questa devozione nell’Istituto e alcune riflessioni teologiche sul mistero della Vergine, considerata nella sua infanzia. E’ questo – ci disse il Papa – un capitolo della devozione mariana “specialmente aperto alla contemplazione, alla vostra spiritualità”.

Opuscoli

Pubblicazioni più agili (libretti, opuscoli, testi a fumetti …) favoriscono la conoscenza della sante Bartolomea e Vincenza e la divulgazione del loro messaggio di vita evangelica o costituiscono dei sussidi per alimentare la vita cristiana nei bambini, per aiutare la scelta vocazionale nei giovani, per incrementare in tutti l’esperienza di fede e la pratica della carità.

V. MOSCA, Bartolomea Capitanio, operosa nella carità,

 Milano 2000

 

ITALIANO | ENGLISH | PORTUGUESE | ESPAÑOL

V. MOSCA,
Vincenza Gerosa, umile nel servire,
Milano 2000

 

versione italiana | English version | versão portuguese | versión española

G. DANIELI,
Meulì,
Vicenza, 1991

 

G. DANIELI,
Caterina, l’amica di Meulì,
Milano, 1996

 

R. FUSCO – S. PIAZZA,
Per gli amici ìluem,
Lissone (MI), 2000

 

A. MASCOTTI,
Bartolomea Capitanio, il coraggio dell’amore,
Leumann (TO), 2000

 

ITALIANO | DEUTSCHE | ESPAÑOL | FRANCAISE

 

A. MASCOTTI,
Vincenza Gerosa, grembiule e zoccoli,
Leumann (TO), 2003

 

ITALIANO | DEUTSCHE | ESPAÑOL | FRANCAISE

 

G. FACCO,
Bartolomea Capitanio,
Padova, 1981

 

 

 

R. FUSCO,
Kathedream (Il Sogno di Caterina),
2003

 

 

 

Rivista e Foglio mensile

Nel nostro Istituto l’attenzione alla crescita umano-spirituale delle suore, come pure alla loro qualificazione professionale, ha sempre costituito uno dei primi obiettivi della formazione. Tra i molteplici mezzi per conseguire tale scopo c’è la cura e la divulgazione di pubblicazioni, una delle  quali è la Rivista quadrimestrale

La rivista quadrimestrale viene integrata dal Foglio mensile  per la comunicazione sollecita di notizie di interesse comune.

 

 

 

Rivista: Nel Segno dell’Unità 

 

 

 

 

 

«Nel Segno dell’Unità» ricorda i suoi cinquant’anni

(Breve excursus storico – scarica il pdf )


 

Foglio mensile