Il nostro specifico riferimento al Vangelo

Nel nostro modo di vivere e di operare abbiamo come “norma e guida” Gesù Redentore che, sempre in comunione con la volontà salvifica del Padre, percorreva la Palestina insegnando, beneficando, risanando, e ha raccolto attorno a sé una comunità di discepoli che collaborassero alla sua opera di salvezza.

Perciò nei quotidiani spazi di preghiera personale e comunitaria ci intratteniamo con lui per conoscere quello che “il suo cuore pensa, ama, opera” e per apprendere la sua “carità ardentissima” fino al dono della vita.

La conoscenza appassionata di ciò che Gesù ha compiuto e sofferto per noi e l’esperienza del suo amore nella nostra vita ci sollecitano ad andare ai fratelli con “i tratti del suo cuore” e specificamente con carità, dolcezza, umiltà.

Nel sacrificio eucaristico celebriamo insieme l’azione di grazie e, nel fare memoria della carità pasquale del Signore, troviamo ogni giorno luce e forza per donarci nel servizio secondo il suo esempio e la sua parola.

Ci accompagna nelle nostre giornate apostoliche Maria, cooperatrice della redenzione, che per provvidenziali circostanze il nostro Istituto venera come aurora di salvezza nel mistero della sua natività.

Per la grazia che ci è data, viviamo quindi una spiritualità che ci impegna a conformarci a Gesù Redentore nel suo operare e dare la vita perché l’uomo abbia la vera vita, imparando da lui come amare e servire i prossimi e divenendo segni e testimoni del suo amore misericordioso nei luoghi dove egli ci raduna.

La nostra identità

La nostra identità e la nostra origine
sono indicate già nel nome
che portiamo ufficialmente:
siamo “Suore di carita’
delle sante Bartolomea Capitanio e Vincenza Gerosa”.

Veniamo, però, comunemente chiamate
“Suore di Maria Bambina”,
perché custodiamo
nel santuario annesso alla Casa generalizia,
in via S. Sofia, 13 a Milano,
un antico simulacro,
proveniente dal convento delle Francescane di Todi (PG) e donato,
dopo varie peregrinazioni,
al nostro Istituto nel 1842.

I milanesi,
che si sono presto uniti a noi
a rendere culto alla Madre di Dio
nel mistero della sua natività,
hanno anche incominciato a chiamarci
“Suore di Maria Bambina”.