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               con profondissima umiltà gli chiese: Quomodo fiet istud,
               quondam  virum  non  conosco? E l’Arcangelo conoscen-
               dosi  incapace  di  spiegarle  sì  sublime  Mistero, subito le
               rispose: Spiritus Sanctus superveniet in te et virtus altis-
               simi obumbrabit tibi.  Come se dir volesse: Sappi Maria,
               che la mia intelligenza è troppo scarsa, né penetrar può
               Misterio tanto alto e profondo. Lo Spirito Santo accende-
               rà con la sua virtù altissima, e adombrerà L’Anima tua,
               fatta  già  sua  Dilettissima  Sposa.  In  queste  parole  che  l
               Angelo disse alla SS. Vergine si può conoscere che egli
               non comprendeva Misterio così profondo. Questo era Mi-
               sterio incomprensibile; ma è poi un abisso di amore dove
               ogni anima si deve tutta immergere, finchè inghiottita ed
               assorbita in questa fornace di amore,  non viva più in sé,
               ma  tutta  in  Dio,  incorporata  ed  immedesimata  in  Lui,
               possa  in  qualche  modo  corrispondere  ad  un  sì  infinito
               amore,  rendendogli  amor  per  amore;  dolor  per  dolore,
               cioè soffrendo con allegrezza e rassegnazione tutte le af-
               flizioni di questa vita per amor suo; povertà per povertà,
               cioè rallegrandosi nella penuria di tutte le cose anche del
               necessario, ad imitazione del nostra caro Gesù che nac-
               que e morì in un’estrema povertà: vita per vita, offerendo
               a Dio la nostra vita in un continuo sacrificio di mortifica-
               zione e morte perpetua d’ogni cosa che dilettar possa la
               nostra  misera  umanità;  e  finalmente  tutto  per  tutto,  fa-
               cendo  a  Dio  un  olocausto  intiero  e  dell’interno  e
               dell’esterno, acciò lo maneggi a suo piacere e nel tempo
               nell’eternità; non ri-
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