Page 31 - SCRITTI 1830-1833
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Sono alcuni giorni che sento pensiero per la sua sa-
lute, parmi che non si senta bene: oggi però ho posta tut-
ta la mia fiducia nel mio caro S. Luigino, sono certa della
grazia. Indegnamente dico sempre al Signore «Lo voglio
vivo, lo voglio sano, lo voglio santo». Se il Signore ci fa
tanto desiderare e sospirare la sua salute, ci fa conoscere
che questa è un puro suo regalo, e che quindi dev’essere
tutta preziosissima. Io ne sono contentissima e di cuore
veramente desidero di vederla un gran santo, e più di tutti
infiammato d’amor di Dio.
Scusi i miei continui incomodi, non le prometto però
di non dargliene più, finchè avrò vita sarò sempre quella.
Soddisferò a tutte le mie obbligazioni, se avrò la fortuna
di andar io prima di Lei in Paradiso. Gioisco di gaudio
per l’attual festa, il mio caro Luigino è tutto mio. Potessi
imitarlo!…
Potessi andar presto a godere la sua cara compagni-
a!…
La riverisco distintamente. Sono
L’indegna Serva di G. e M.
B. C.
Al Rev.mo Sig.r P.ron Col.mo
Il sig. Don ANGELO BOSIO
S. R. M.