Page 9 - SCRITTI 1830-1833
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                                     CLXXXIII.

                                 A REGINA TAERI


               Scusa  la  sua  tardanza  in  rispondere  per  la  grave  ma-
                     lattia  del  padre  -  Chiede  una  disciplina  per  una

                     giovinetta  -  Accompagna  col  cuore  sua  madre  e
                     sua sorella che si recano a visitarla.


                     GESÙ, GESÙ, GESÙ VIVA IN ETERNO ET ULTRA.

                     Sorella Amatissima,


                                             Lovere, 20 Febbrajo 1830.
                   Il  mio  lunghissimo  silenzio  poteva  mettere  nel  vo-

               stro cuore qualche sospetto di me; la causa però da cui
               procedette tolga da voi  ogni sinistro pensiero  contro di
               me. Ebbi mio padre ammalato quasi due mesi, e d’una

               malattia pericolosa, per cui poco mancò a lasciarvi anche
               la vita.  In detto tempo,  come ve lo potete immaginare,
               non aveva un sol minuto in libertà, e questa fu la causa

               per cui tanto tardai a riscontrare la gratissima vostra che
               tanto riuscì consolante al mio cuore.
                   Ringraziovi d’assai dell’incomodo per me sofferto a

               provvedermi  il  pizzo  d’oro,  il  quale  riuscì  di  tutto  mio
               aggradimento. Voglio di nuovo stancare la vostra soffe-
               renza. Una buona giovinetta mi fece ricerca di una disci-

               plina.
                   Da Queste parti non vi è mezzo di ritrovarla, sicchè se
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