Page 21 - SCRITTI 1830-1833
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CLXXXIX.
A LUCIA CISMONDI
Rassegnazione nell’infermità di D. Angelo Bosio e sue
lodi
VIVA GESÙ E MARIA
Sorella Amatissima,
Li 8 Maggio (1830).
Lessi con vero piacere la gratissima vostra. Parlai
col R.do Taeri, ed intesi ciò che bramava dirvi, per cui
sarebbe stato desiderabilissimo che voi vi foste ritrovata
presente; tuttavia l’ho consigliato a parlare col Rev.do
Dò, e sono certa che egli potrà dargli un dettaglio quasi
più preciso di quello che avreste potuto fare voi stessa.
Da lui ne sentirete il ragguaglio. Il Rev.do nostro Supe-
riore sta così così. Ieri accidente ho dovuto portarmi nel-
la sua camera, mi sono alquanto intimorita vedendolo co-
sì spossato, smunto e smagrito, per cui mi è entrata nel
cuore una certa malinconia, che appena potea trattenere
le lagrime. Basta, egli è un frutto maturo pel Paradiso, se
Iddio glielo vuol dare, ben lo merita e ne son contentis-
sima. Tuttavia continuia-
mo a pregare, affinchè Iddio degnisi di riguardare non
tanto a’ suoi meriti, quanto ai bisogni d’un’infinità di