Page 11 - SCRITTI 1830-1833
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CLXXXIV.
A LUCIA CISMONDI
Scuse – Brama vederla
VIVA GESÙ E MARIA
Sorella Amatissima,
Li 26 Febbrajo (1830).
Intesi dal Rev.mo Zandrini i vostri giusti lamenti pel
mio prolungato silenzio. Avete ragione di lamentarvi, la
mia poltroneria vince sempre. Domando alla vostra bontà
umile perdono. Io poi non ho ricevuto che l’ultima caris-
sima vostra, le altre due che mi accennate bisogna che
siano andate smarrite. Fui negligente nel mandarvi la
corrente estrazione, perché abbiamo stabilito di farle per
tutto l’anno le estrazioni, e le abbiamo abbozzate; non ho
che da farne copia, e poi tosto ve le manderò. Assicura-
tevi che tengo cara e preziosa la vostra amicizia, e se par
che la trascuri scrivendovi sì di raro, voi che ne sapete il
motivo, non dovete a ciò attribuirla.
Pregate assai che il Signore mi liberi da una somma
poltroneria, che mi fa trascurare tanti doveri.