Faraoani
Domenica 2 febbraio, dopo tre mesi di assenza per motivi di salute, ho avuto il dono di rientrare in comunità
e in casa Meulì – così scrive suor Ida Santus – dove sono stata accolta con grande affetto e gioia da tutti.
All’arrivo in aeroporto ad aspettarmi con suor Margherita c’erano due bambine, Alina e Ileana, che,
porgendomi un mazzo di fiori, mi hanno espresso la felicità di essere le prime a riabbracciarmi.
Un’intensa emozione ha invaso il mio cuore…
Giunte in casa, la sorpresa è stata imprevedibile, quando mi sono trovata accolta da grandi e piccoli
che mostravano un grande striscione, dipinto a mano, con la scritta «Bentornata».
Dopo lo scambio di caldi abbracci, sono stata invitata a leggere i biglietti appesi sulle pareti della sala giochi;
i brevi messaggi personalizzati, con i quali ciascuno ha espresso i suoi sentimenti nei miei confronti,
mi hanno provocata a riflettere e a chiedermi: perché tutte queste attenzioni per me?
Ho ringraziato il Signore che ha voluto servirsi anche di me per testimoniare il suo amore
e gli chiedo di aiutarmi ad amarlo e a farlo amare attraverso i miei poveri, semplici gesti di carità.