Ringraziamo il Signore per averci dato l’opportunità di esercitare il Carisma in tempo del Covid-19 facendoci vicine ai poveri, seguendo le orme delle nostre Sante Bartolomea Capitanio e Vincenza Gerosa.

… Teniamoci cari soprattutto i poverelli; questi sono l’immagine viva di Gesù Cristo. Soccorriamoli più che possiamo, e talvolta anche soffrendo noi qualche cosa.

Rammentiamoci che così facendo, incontriamo  il  gusto  dell’amorosissimo  nostro  Gesù,  e ciò ci deve bastare per impegnarci a farlo con gran sollecitudine”

– Santa Bartolomea Capitanio, Scr I, 13

 

“… le robe nostre sono di Dio e dei poveri “           

– Santa Vincenza, VG, 351

 

Riportiamo qui la lettera che ci è pervenuta dalla Caritas Ambrosiana e quanto è stato pubblicato su “Avvenire” del 13 maggio riguardo all’iniziativa di solidarietà.

 

Messaggio inviato lunedì, 11 maggio 2020

Spett.le Congregazione della “suore di Maria Bambina”, 

 L’ aggiorno brevemente sull’utilizzo dell’immobile di Maggianico di Lecco dell’Istituto di Maria Bambina, che gentilmente ci è stato concesso in affitto

per l’accoglienza dei senza di dimora in questo periodo di emergenza sanitaria e sociale.

Abbiamo aperto gradualmente e ad oggi ospitiamo una decina di persone. Con settimana prossima contiamo di raggiungere i 15 ospiti,

su una capienza complessiva di 24 posti.

Con loro svolgiamo attività di piccoli lavoretti di pulizia del cortile e del verde, per il quale abbiamo avviato con alcuni volontari un’attività di coltivazione dell’orto.

Ringraziando ancora per la disponibilità dimostrata, Le porgo cordiali saluti.

Luciano Gualzetti

Direttore Caritas Ambrosiana

L’Avvenire, 13 maggio 2020:

Gli homeless nell ex convento e scatta la gara di solidarietà

L’ex convento delle suore di Maria Bambina che in tempo di pandemia diven­ta «ostello della solidarietà» per 24 persone senza dimora.

Centoquartanta famiglie che accolgono l’invi­to a preparare la cena per gli home­less ivi ospitati. Accade a Lecco, do­ve la sfida al Covid-19 diventa

rispo­sta solidale di una comunità perché non sia lasciato indietro nessuno.

Sono 24, 18 uomini e sei donne, i sen­za dimora che durante l’emergenza sanitaria riceveranno assistenza e ac­coglienza, sia diurna sia notturna,

nell’ostello aperto da Caritas Am­brosiana nell’ex convento. La sede: Maggianico, rione di Lecco dove l’o­spitalità è vocazione antica, e

che ha lasciato traccia negli annali dell’arte e della letteratura quale luogo di vi­ta di esponenti della «Scapigliatura».

Lo stesso ex convento, ricorda un co­municato della Caritas, è stato albergo, all’inizio del ‘900, prima dell’arrivo delle suore, e in tempi recen­ti anche

centro di accoglienza per ri­chiedenti asilo. «Ora accoglierà i sen­za tetto fino a quando non saranno finiti i lavori della Casa della Carità in centro città», spiegano in Caritas.

I primi dieci homeless – sei italiani e quattro stranieri – sono arrivati nel fine settimana dando anche una mano negli ultimi lavori di sistemazione, co­me piantare le rose e

ripulire la statua della Madonna all’ingresso. Avranno a disposizione camere doppie e triple, una sala mensa, il giardino e un orto dei quali potersi prendere cura.

«Due guardiani notturni e un educatore presente durante la giornata gestiranno la vita della comunità, nel rispetto, oltre che delle normali norme di convivenza,

anche di quelle precauzioni necessarie a causa della pan­demia», prosegue ìl comunicato Ca­ritas. I nuovi ospiti saranno sottoposti a visita medica all’ingresso.

Una volta accolti, vi dovranno rimanere per almeno 14 giorni.Verrà loro provata la febbre due volte al giorno, dovranno indossare la mascherina e attenersi alle regole anticontagio, come tutti.

«L’ostello è la risposta solidale di un’intera comunità al virus – spiega Luciano,Gùalzetti, direttore di Cari­tas Ambrosiana -. In questa emer­genza sanitaria,

il rischio che corriamo è di rinchiuderci in noi stessi e guardare con ancora maggiore diffidenza ai più poveri che sono anche quelli che hanno più bisogno di aiu­to.

La gente di Lecco, invece, ha ca­pito il messaggio. Per coinvolgerla il prevosto, monsignor Davide Milani, ha chiesto di preparare un piatto e

di portarlo la sera per cena: hanno ri­sposto 140 famiglie. Un’esplosione di solidarietà incoraggiante».     –   (L.Ros.)

 

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2020: “Il Signore ci si presenta …”