VIA CRUCIS
In questa quaresima proponiamo un itinerario di preghiera che nasce dalla contemplazione della Via Crucis scolpita nel legno dall’artista Othmar Winkler (Brunico-Alto Adige, 1907 – Trento, 1999)
Negli anni 1950-1952, la Via Crucis, è collocata nella Chiesa delle Suore di Maria Bambina.
Il ripercorrere questo cammino contemplativo con il cuore aperto allo Spirito dispone l’animo a benedire Dio, perché si comprende che la fragilità e le contraddizioni umane non gli impediscono di essere misericordia e di salvare, nel sangue del Figlio suo Gesù, ogni uomo che si apre all’incontro con Lui.

 

 

 

Gesù, sei solo, 
accusato, condannato senza colpa, e taci.
Nessuno ti difende. Anche i tuoi amici ti hanno abbandonato.
Il sinedrio ti odia e perciò pronuncia la tua sentenza di morte.
Il popolo, aizzato dai sommi sacerdoti e degli scribi,
punta il dito contro di te e grida: «Crucifige, Crucifige!».
Pilato vorrebbe forse liberarsi, 
ma, trattenuto dalla paura e dal potere di Roma,
ti consegna perché tu venga crocifisso.
La nostra condanna penetra nel tuo silenzio:
in esso il Padre fa passare
quella parola di salvezza per tutti noi
che sei tu Cristo Gesù,
che regni per sempre sui popoli
con la mitezza del tuo cuore.

Ti ringraziamo e ti preghiamo:
Sii la difesa di tutti gli “indifesi”;
perdona il nostro “puntare il dito” contro il fratello
e le nostre paure della verità.
Amen.

 

 

 

GESU’ CADE LA PRIMA VOLTA

Gesù, cadi sotto la croce.
Essa, già pesante di per sé,
pesa ancor di più, perché mani e braccia
la tirano verso il basso per schiacciarti.
Tu cerchi di aiutarti parando il colpo della caduta
e aggrappandoti con una mano al braccio della croce.
Forse cerchi anche conforto,
però ti imbatti anche in satana,
l’istigatore del peccato, l’ipocrita,
che vorrebbe entrare anche in te,
come già in Giuda.
Ma l’obbedienza al Padre, tuo unico cibo,
dona a te nuova forza e sconfigge Satana.

Perdona, Signore Gesù,
le nostre ipocrisie e doppiezze:
donaci di essere poveri, ma “veri”.
Ricordati di tutti coloro
che vivono nel loro corpo e nel loro spirito
la lotta contro il male.
Aiutali, Signore Gesù!

GESU’ INCONTRA LA MADRE

Gesù, nell’incontro con tua Madre,
essa tende verso di te le braccia
così che la tua croce cade sulle sue spalle.
Da questo abbraccio che dolorosamente vi unisce
sale al Padre, per noi,
il sì del Figlio è il sì della Madre.
Ai vostri piedi sta il nostro peccato:
il triplice istinto del male, presente nel nostro cuore,
è dalla tua parte, Maria.
Se non è superato con la grazia,
dà i suoi malefici frutti.
Sono posti accanto a te, Gesù,
la guerra e la violenza
che schiacciano in tanti modi il fratello.

Signore Gesù, rendi buono il cuore degli uomini,
perché da esso non escono più violenze e guerre,
strapotere e corruzione.
Possono tutti sentirsi fratelli
e conoscere tempi di pace vera.
Ricordati delle vittime della guerra di ieri e di oggi.
Abbi pietà di chi subisce ogni forma di violenza
e anche di chi la compie,
perché sia liberato dalla sua tirannia.
Amen.

GESU’ È AIUTATO DAL CIRENEO

Gesù, il cireneo prova un senso istintivo di ripulsa
perché è costretto ad aiutarti a portare la croce.
Tu, però, che conosci anche la sua disponibilità,
gli tocchi la spalla e, con questo gesto,
giungi al cuore, lo conforti, lo incoraggi.

Ti ringraziamo Signore Gesù,
perché tu sei il nostro cireneo.
Sostieni tutti coloro che sono oppressi dalla croce
e trasforma noi, loro fratelli, in altrettanti cirenei.

Amen. 

GESU’ VIENE INCHIODATO ALLA CROCE

Gesù, i chiodi hanno trapassato le tue mani e i tuoi piedi;
mentre soffri immensamente e perdoni,
il sangue si trasforma in un fiore di amaranto
il cui nome fa pensare all’incorruttibilità.
Nessuno potrà infatti distruggere l’efficacia
del tuo Sangue preziosissimo.
Le mani giunte di Maria e di Giovanni
pregano perché esso non sia versato invano.
Accogli la loro preghiera,
il grido blasfemo, che invoca
il tuo sangue su di noi per la tua morte,
diventi ora nei nostri cuori
e sulle nostre labbra
invocazione di vita.
Ascoltala, Signore Gesù, perché tu sei buono,
i martelli pesanti, le mani robuste,
che indicano l’intensità del dolore
e la veemenza dell’odio degli uomini,
sono superati dal tuo Sangue,
dal tuo amore sempre più grande del nostro peccato.

Per noi e per ogni uomo,
perché a tutti pensavi con bontà in quel momento
di atroce sofferenza, ti diciamo:
‹‹O Signore, purificaci con il tuo preziosissimo Sangue,
e salvaci››.

 

GESU’ MUORE SULLA CROCE

Gesù, sei morto.
Inutilmente Giovanni cerca di sostenere il tuo corpo
privo di vita.
Il velo del tempio è squarciato:
i sacrifici del vecchio testamento non servono più,
perché ora dal tuo sacrificio
esce la vita vera,
quella che ci sosterrà lungo il cammino
nella tua Chiesa:
il tuo Corpo, il tuo Sangue, il tuo Spirito.
Ti ringraziamo Signore Gesù.

Maria, Gesù ci hai affidato a te.
Insegnaci l’amore che sta con fede ai piedi della croce
e ricordati di quella porzione di umanità
che ogni giorno vive sul Golgota,
perché possa accettare con mansuetudine e speranza
quel posto che è stato anche il tuo.
Ti ringraziamo, Maria, perché, nel dolore,
hai accettato di essere nostra Madre.