Movimento, incontro, scambio: questi gli ingredienti di un’esperienza pensata e programmata con cura, entusiasmo e dedizione in vista del prossimo sinodo sui giovani nella nostra diocesi di Bari-Bitonto. Nel tempo pasquale abbiamo vissuto la Peregrinatio della tenda dell’incontro: di settimana in settimana i vicariati hanno accolto nel loro territorio una tenda, spazio fisico e simbolico nel quale adulti e giovani hanno potuto confrontarsi, come ha indicato il nostro arcivescovo Francesco, «con le domande, i sogni, le speranze che accompagnano la ricerca di senso e di pienezza della loro vita».

Anche la nostra comunità si è coinvolta in diversi modi: partecipando alla veglia di inaugurazione, visitando la tenda, accompagnando l’iniziativa con la preghiera e l’interessamento. Suor Sandra e le giovani del nostro collegio universitario hanno animato due pomeriggi al Politecnico di Bari, trasformandolo in luogo di incontro e di dialogo in un clima di festa e gratuità. Oltre ogni aspettativa, circa mille universitari al giorno si sono fermati per l’attività del world cafè, per scambiare due parole o anche semplicemente per capire che cosa stesse accadendo attorno ai tavolini dove venivano serviti focacce, tramezzini, dolci, bibite, caffè preparati dalle collegiali del «Margherita» e offerti gratuitamente. I ragazzi si sono scambiati riflessioni, esperienze, idee, in modo agile e informale, su temi quali futuro, sogni, lavoro, felicità. La fatica della preparazione è stata tanta, ma ne è valsa sicuramente la pena: abbiamo potuto costatare nei giovani disponibilità all’incontro e voglia di confrontarsi; se come Chiesa abbiamo il coraggio di ‘uscire’, davvero scopriamo che «la messe è molta». Abbiamo anche assaporato la bellezza di sentirci coinvolti tutti in questa iniziativa, sia le suore sia il parroco, che è venuto in collegio a impastare con le studenti torte e focacce per i pomeriggi all’università. Con l’immagine di mani immerse in acqua e farina concludiamo questo breve ricordo, augurandoci di crescere come comunità e come Chiesa ‘con le mani in pasta’, con e per i giovani.