Shanti Sadan, Dharwad

Suor Irene D’Silva, assistente coordinatrice della pastorale carceraria di Belgaum, insieme alle suore di Betania e alle loro alunne della scuola superiore, il 22 dicembre ha organizzato la festa di Natale nelle carceri di Dharwad. Ricordando le parole di Gesù: «Ero in carcere e siete venuti a trovarmi», alcune di noi, con la superiora provinciale, hanno partecipato alla celebrazione. Il grande presepe, preparato all’ingresso da un detenuto cattolico, è stato ammirato anche da tutte le autorità e dai detenuti, circa 400, di cui 40 donne. Era presente pure il Magistrato del distretto, che si trovava nel carcere con alcuni avvocati per un appuntamento di lavoro.

Uno dei momenti più toccanti è stato quando uno dei prigionieri, un ragazzo indù, ha espresso il suo senso di gratitudine e di apprezzamento per i servizi della pastorale carceraria messa in atto dalla Chiesa e ha ringraziato in particolare suor Irene, che è una ‘grande madre’ per i  carcerati, perché insegna loro varie discipline, tra cui informatica, e altre istituzioni religiose per i cordiali e concreti aiuti dati loro anche in denaro. Il sovrintendente della prigione, dott.ssa Anita R., ha espresso il suo sincero ringraziamento per i servizi umanitari resi dalle suore. Ha sottolineato che i condannati, quando vengono condotti in carcere, in genere perdono la speranza e cadono nella depressione, ma le suore, a differenza dei consulenti esterni, riescono a dare fiducia e coraggio con il loro modo semplice di accostarli e di parlare. Riferendosi al messaggio di padre Prashanth D’Souza S.J., rettore di Vidya Niketan, ha affermato che davvero i cristiani fondano la vita su «amore e compassione»; infine ci ha nuovamente ringraziate e ci ha invitate a organizzare più incontri e servizi a favore dei prigionieri.

Noi siamo tornate a casa con il cuore ‘pesante’, oppresso dalla vista di così tante persone dietro le sbarre, ma anche stimolate a fare qualcosa in più per alleviare il dolore di questi nostri fratelli e sorelle che soffrono.