Sguardo di Gesù

Lo sguardo di Gesù, quando incontra gli occhi di una persona, è penetrante fino a farle vibrare il cuore, e la provoca a prendere posizione: accogliere o rifiutare il suo invito a seguirlo. Il cuore, infatti, si può trovare in situazioni diverse di disponibilità o di indifferenza, di ricerca o di durezza…Questo è stato il ‘filo rosso’ che ha guidato quest’anno gli incontri mensili dei giovani che fanno il cammino di formazione alla carità. Il percorso ha poi sempre in Bartolomea un termine di confronto e un aiuto a capire che il ‘donarsi’ a Dio e ai fratelli può dare pienezza di senso alla vita, qualunque essa sia; il gruppo, infatti, è formato da studenti, lavoratori, giovani coppie.

Circa una ventina di loro, provenienti dalle varie realtà in cui operano le nostre comunità, si sono ritrovati insieme alle suore per l’incontro conclusivo nella comunità di Bucarest. È stato un evento particolare e intenso (alla fine dispiace che il tempo sia volato così in fretta!), perché tutti hanno saputo mettersi in gioco nei momenti di preghiera come in quelli di ascolto, nei tempi di riflessione personale come in quelli della condivisione e durante le testimonianze. Aiutati da segni-simboli, opportunamente proposti nelle diverse sezioni, hanno vissuto le giornate nella gioia di stare insieme, di conoscersi meglio e, con molta serietà, hanno voluto esprimere quanto apprezzano e sentono utili questi incontri per la loro vita.

 

Lo documentano alcune testimonianze.

 

Siamo molto contenti del percorso fatto con il gruppo della carità e dell’amicizia che si è stabilita tra noi. Abbiamo del potenziale e speriamo, crescendo, di metterlo in atto. Dobbiamo però riconoscere il livello al quale siamo arrivati e ammettere che non possiamo rivoluzionare o cambiare il mondo; tuttavia è essenziale che il poco che facciamo arrivi a coloro che ne hanno bisogno. Un aspetto molto importante è che il filo deve rimanere sempre teso, e questo suppone coinvolgimento da parte di ogni membro del gruppo: ‘guardare’ con il cuore e ‘pensare’ al puzzle di cui facciamo parte; l’unità è in Dio, nostro Creatore e nostro Padre.

Andreea e Adrian

 

Un grazie sincero a voi, animatrici, perché durante il cammino di formazione avete fatto sentire ciascuno di noi speciale, perché ci avete aiutati a prendere coscienza che portiamo Gesù nei nostri cuori. Potessimo essere sempre consapevoli di questa Presenza! In questi giorni abbiamo detto ‘stop’ al rumore, al caos, al telefono e alle nostre preoccupazioni quotidiane, che sembrano non lasciare più spazio a noi stessi… e voi siete riuscite, in qualche modo, e ci avete aiutati a dare spazio a noi stessi, al nostro cuore…a Gesù.

                                                                               Raluca

 

«Beati i puri di cuore perché vedranno Dio…». Penso che il più bel comandamento che ci ha dato Gesù sia l’amore. Se la carità è il centro e il principio operativo per ognuno di noi, davvero

possiamo vedere Gesù nel prossimo. Le scuse sono sempre l’alibi perfetto per sottrarci a questo impegno, per ‘ferire’ il cuore puro e pieno di amore che Gesù ha posto in ognuno di noi.

Sono partito da questo incontro con il proposito di dare più attenzione al mio prossimo, perché il mio cuore cresce in amore e in grazia solo se si lascia aiutare da coloro che sono intorno a noi. Santa Bartolomea è un modello da seguire. Le lettere indirizzate alle sue amiche, nelle quali chiede di pregare per lei, mostrano che da soli non riusciremo a essere parte attiva nel progetto di Dio né tralci vivi della Vite.

 

 Bogdan

 

L’incontro dell’ultimo week-end è stato come un riassunto ricordo di tutti gli argomenti trattati durante il cammino dell’anno, con a tema ‘il cuore’. Per me è stata una riconferma dell’importanza di ascoltare il proprio cuore nella vita. Se noi rispondiamo al desiderio di cercare il Signore, che egli stesso ha messo nel nostro cuore, e se facciamo lavorare il nostro cuore, avendo come modello quello del Signore, allora possiamo diventare lavoratori nella sua vigna, tralci che portano molto frutto.

Lavorare con il cuore è un esercizio costante per mantenerlo puro, fedele, giusto, semplice, capace di perdono e di amore, mediante la disponibilità e l’apertura totale verso il prossimo. Sono rimasta con l’idea, ispiratami dalla vita di santa Bartolomea, che non dobbiamo fare cose grandiose, ma essere tesi costantemente ad aiutare gli altri nella vita quotidiana con il cuore: questo il Signore desidera da noi. Se è un gesto veramente autentico, ci riempirà l’anima e la vita.

 

Mădălina

Per noi, suore, l’incontro vissuto insieme ai giovani a Bucarest è stato un grande dono del Signore. Lo abbiamo potuto contemplare all’opera nei cuori dei giovani e nei nostri, in particolare alla conclusione del percorso che ci ha impegnati nell’ascolto della Parola e nel servizio di carità ai più piccoli, bambini abbandonati e con handicap severo. Soprattutto ci ha provocati a lasciarci plasmare il cuore e la vita secondo i tratti del cuore di Gesù, una provocazione che ha coinvolto tutti a cercare il proprio passo da fare nella quotidianità, perché tutta la vita diventi carità e perché il Signore, al momento del grande incontro, ci possa dire: Venite, benedetti del Padre mio! Siamo rientrate nelle nostre comunità con un grande senso di gratitudine e con la gioia di camminare insieme, di imparare gli uni dagli altri, di ascoltarci, perché nell’altro è presente e parla Gesù. In questo cammino aperto abbiamo compiuto un nuovo passo, ma già siamo chiamate a pensare al successivo.

 

équipe PGV della Romania

 

 

 

Riassunto

 

Bucarest

 

Lo sguardo di Gesù, quando incontra gli occhi di una persona, è penetrante fino a farle vibrare il cuore, e la provoca a prendere posizione: accogliere o rifiutare il suo invito a seguirlo.