Nel Mistero della Contemplazione

meditiamola Presenza di Dio nell’umanità

Simbolo: uno scrigno

Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto in un campo; un uomo lo trova e lo nasconde di nuovo, poi va, pieno di gioia, e vende tutti i suoi averi e compra quel campo. (Matteo 13,44)

 Dio è presente tra noi , è con noi. Il suo Regno è la Sua Presenza viva nel cuore di ogni uomo, nelle nostre comunità parrocchiali, nei nostri gruppi , nelle nostre amicizie. Il suo Regno a volte è nascosto in quegli angoli di umanità che hanno bisogno di essere trovati. In questo primo mistero ci affidiamo a Maria Madre dell’umanità di renderci capaci di scorgere la Presenza di Dio, di essere annunciatori pieni di gioia di questo gran Tesoro.

Offriamo questa decina per l’Asia, perché i fratelli che vivono in molti paesi vittime di persecuzione possano fissare la loro speranza in questo Tesoro, che è Dio con noi.

Nel Mistero della Vocazione

meditiamo il progetto di Dio per ogni uomo

Simbolo: un mappamondo.

E disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demoni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno». (Mc 16,15-18)

 Siamo chiamati e inviati da Dio. Ciascuno di noi ha ricevuto questa chiamata a uscire dalla sua terra. Dalla situazione in cui ciascuno si trova siamo chiamati ad aprire il nostro sguardo verso il mondo che attende. Preghiamo Maria perché possiamo rinnovare la coscienza di essere chiamati e possiamo rispondere con la nostra vita.

Offriamo questa decina per l’Europa, perché riconosca la fiducia con la quale è chiamata a annunciare il Vangelo, in questo particolare momento di sofferenza di tanti fratelli che cercano in essa rifugio, condividendo i valori dell’accoglienza e della solidarietà dei popoli.

Nel Mistero dell’Annuncio

meditiamo la Buona Notizia che ci ha raggiunti

 Simbolo: un vangelo

Il giorno seguente, Giovanni era di nuovo là con due dei suoi discepoli; e fissando lo sguardo su Gesù, che passava, disse: «Ecco l’Agnello di Dio!» I suoi due discepoli, avendolo udito parlare, seguirono Gesù. Gesù, voltatosi, e osservando che lo seguivano, domandò loro: «Che cercate?» Ed essi gli dissero: «Rabbi (che, tradotto, vuol dire Maestro), dove abiti? Egli rispose loro: «Venite e vedrete». Essi dunque andarono, videro dove abitava e stettero con lui quel giorno. Era circa la decima ora. Andrea, fratello di Simon Pietro, era uno dei due che avevano udito Giovanni e avevano seguito Gesù. Egli per primo trovò suo fratello Simone e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia» (che, tradotto, vuol dire Cristo). (Gv. 1,35-41)

 Abbiamo trovato il Messia, fu l’annuncio di Andrea. Abbiamo trovato Colui che cambia la nostra storia, le nostre storie! Da un incontro vero nasce il desiderio di incontrare e annunciare agli altri. “Ogni cristiano è missionario nella misura in cui si è incontrato con l’amore di Dio in Cristo Gesù; non diciamo più che siamo “discepoli” e “missionari”, ma che siamo sempre “discepoli-missionari”. Se non siamo convinti, guardiamo ai primi discepoli, che immediatamente dopo aver conosciuto lo sguardo di Gesù, andavano a proclamarlo pieni di gioia: «Abbiamo incontrato il Messia» (Gv1,41)”. EG 120. Maria è madre dell’Annuncio, colei cha ha ricevuto l’annuncio dell’angelo diventa la prima annunciatrice. Ci affidiamo a lei nostra compagna perché possiamo essere strumenti a servizio dell’Annuncio.

Offriamo questa decina per l’Africa, perché ogni popolo di questo continente, raggiunto dall’Annuncio della Buona Notizia trasmetta con gioia la fede e la speranza laddove si trovano guerre, ingiustizie e soprusi dei potenti.

Nel Mistero della Carità

meditiamo l’Amore di Dio che ha cura di noi

 Simbolo: un giglio

Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro? E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un’ora sola alla sua vita? E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede? Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno. Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. (Matteo 6,25-33)

Dio Padre ci accompagna con amore premuroso e attento. Ha cura noi, si preoccupa delle nostre vite. Siamo importanti ai suoi occhi. Il nostro creatore custodisce e ha cura degli uccelli del cielo, dei gigli del campo e ancor più di noi suoi figli. Preghiamo Maria, madre della Fiducia perché ci aiuti a fidarci in ogni nostro passo per essere missionari dell’Amore che si preoccupa di ogni uomo.

Offriamo questa decina per l’America, perché le diverse culture, i diversi popoli che la abitino possano aver cura gli uni degli altri, costruendo una nuova civiltà dell’amore.

Nel Mistero del Ringraziamento

meditiamo lo stupore che viene dallo scoprirsi chiamati.

 Simbolo: una Croce

E rendo grazie a Cristo nostro Signore, che mi fortifica, perché mi ha ritenuto degno di fiducia, ponendo al suo servizio me, che prima ero un bestemmiatore, un persecutore ed un violento; ma mi è stata fatta misericordia, perché lo feci ignorantemente nella mia incredulità; così la grazia del Signor nostro ha sovrabbondato con la fede e con l’amore, che èin Cristo Gesù. Questa parola è sicura e degna di essere pienamente accettata, che Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori, dei quali io sono il primo. (1Timoteo 1:12-15)

 La gratitudine nasce dallo stupore di sentici guardati quando ci sentivamo nell’oscurità, considerati quando ci sentivamo indegni, trovati quando ci siamo sentiti persi, amati e chiamati. “In virtù del Battesimo ricevuto, ogni membro del Popolo di Dio è diventato discepolo missionario (cfr Mt 28,19). Ciascun battezzato, qualunque sia la sua funzione nella Chiesa e il grado di istruzione della sua fede, è un soggetto attivo di evangelizzazione e sarebbe inadeguato pensare ad uno schema di evangelizzazione portato avanti da attori qualificati in cui il resto del popolo fedele fosse solamente recettivo delle loro azioni. La nuova evangelizzazione deve implicare un nuovo protagonismo di ciascuno dei battezzati.EG 120 Ci affidiamo a Maria che ha vissuto tutta la sua vita sotto lo sguardo del suo Creatore perché possiamo con gioia e stupore rispondere alla fiducia con cui siamo stati chiamati.

Nell’ultima decina preghiamo per l’Oceania, perché la sua popolazione possa ricevere e accogliere l’annuncio del Vangelo, e con gioia e stupore sentirsi parte con tutta la sua ricchezza culturale e sociale parte del Popolo di Dio.

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