La presentazione del Signore al Tempio chiude le celebrazioni natalizie e, con l’offerta della Vergine Madre e la profezia di Simeone, apre il cammino verso la Pasqua.
Gesù incontra per la prima volta, qui, il suo popolo, quale Luce e Gloria di Israele. Di questa festività abbiamo la prima testimonianza nel secolo IV a Gerusalemme, detta Festa della Purificazione della SS.ma Vergine Maria. La riforma liturgica restituisce alla celebrazione il titolo originario di Presentazione del Signore. Restiamo uniti a Maria che offre la Luce vera, quella che illumina ogni uomo; cerchiamo quella Luce e lasciamoci illuminare nella nostra interiorità per poter essere noi stessi testimoni della Luce a quanti sono nel buio, a quanti hanno smarrito la strada, a quanti sono nella tristezza.

dal commento al Vangelo di Giovanni di S. Agostino, Omelia 34
L’affermazione del Signore: Io sono la luce del mondo (Gv 8, 12), ritengo sia chiara a quanti hanno occhi che con sentono loro di venire a contatto con questa luce; chi invece possiede soltanto gli occhi della carne, rimane sorpreso di fronte all’affermazione del Signore Gesù Cristo: Io sono la luce del mondo. Egli è la luce che ha creato quella che vediamo. Amiamola, questa luce, aneliamo alla sua comprensione, siamone assetati, affinché, sotto la sua guida, possiamo finalmente pervenire ad essa e vivere in essa, così da non morire mai più. Abbiamo sentito l’affermazione del Signore: Io sono la luce del mondo. Donde la preoccupazione che qualcuno, guidato dalla sapienza carnale, identificasse questa luce con il sole: siamo giunti poi al salmo, con la guida del quale abbiamo trovato nel Signore la fonte piena della vita. Dunque, bevi e vivi. Presso di te è la fonte della vita e perciò i figli degli uomini spereranno all’ombra delle tue ali desiderosi di inebriarsi a questa fonte. Ma noi si parlava della luce. Ebbene, prosegui la lettura del salmo, che dopo aver detto: Presso di te è la fonte della vita, aggiunge: E nella tua luce vedremo la luce (Sal 35, 10): Dio da Dio, luce da luce. Per mezzo di questa luce è stata creata la luce del sole; e la luce che ha creato il sole, sotto il quale ha creato anche noi, è diventato luce per noi sotto il sole. Sì, è diventato luce per noi sotto il sole colui che ha creato il sole. Non disprezzare la nube della carne: essa copre la luce, non per oscurarla ma per temperarne lo splendore. Parlando, dunque, attraverso la nube della carne, la luce che non conosce tramonto, la luce della sapienza, dice agli uomini: Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nella tenebra, ma avrà la luce della vita (Gv 8, 12). In che modo ti ha distolto dagli occhi della carne per richiamarti agli occhi del cuore? Non si è accontentato di dire: Chi segue me, non camminerà nella tenebra, ma avrà la luce, ma ha aggiunto della vita, in linea col salmo che dice: Presso di te è la fonte della vita. In Dio luce e fonte sono la medesima cosa: colui che ti illumina perché tu veda, egli stesso è la fonte cui puoi dissetarti.

Gesù, tu sei la luce della nostra coscienza. Illumina le scelte quotidiane in famiglia, al lavoro, a scuola, perché diveniamo capaci di riconoscere e compiere il bene.

Gesù, tu sei la luce che fa conoscere la verità. Illumina le persone divise da incomprensioni, rancori e discordie.

Gesù, tu sei la luce che ridona speranza nella sofferenza e nella tristezza.  Illumina gli anziani, gli ammalati, le persone provate dal dolore.

Gesù, tu sei la luce che guida i nostri passi. Illumina il cammino dei giovani, di tutti coloro che ti cercano e desiderano incontrarti.

 

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